– Sicilia –
Questi gruppi di cani infatti hanno scelto di vivere all’interno del bosco e di non relazionarsi con l’essere umano, pur non potendosi definire del tutto selvatici, in quanto saltuariamente incontrano sulla loro strada escursionisti, turisti, abitanti del luogo e bestiame al pascolo. Da qui l’esigenza di un progetto finalizzato allo studio della loro ecologia ed etologia.
A partire dal mese di Febbraio 2020, dopo aver effettuato un censimento tramite l’app Stray Dogs Tracker, con il prezioso lavoro portato avanti dall’associazione Oasi LIV Sicilia, il gruppo di Stray Dogs ha coordinato lo studio e il monitoraggio dei cani all’interno della riserva: sono stati radiocollarati 5 cani per 3 anni consecutivi, cosa che ha facilitato enormemente le attività di controllo e che ha permesso al team di ricerca di raccogliere una grossa quantità di dati.
Per il lavoro di monitoraggio sono state usate strumentazioni tecniche all’avanguardia come fototrappole, droni e termocamere, inoltre sono state testate attrezzature assolutamente innovative per l’osservazione dei cani.
L’associazione territoriale al contempo si è occupata di
tutta una serie di attività, come ad esempio gestire la complessa situazione legata agli abbandoni e occuparsi delle cure sanitarie e dell’alimentazione dei numerosi cani randagi della zona.
In collaborazione con l’ASP di Palermo inoltre l’associazione Oasi LIV porta avanti un programma di cattura, vaccinazioni, sterilizzazioni e reimmissioni dei cani, molto importante in una regione come la Sicilia, dove il fenomeno del randagismo è consistente.
A Ficuzza Stray Dogs ha organizzato diversi campi aperti ai soci per poter dare maggiore continuità ai lavori e avere un supporto nello studio e nelle operazioni.